C’è Steve McQueen che fa sport. Steve McQueen che fuma mentre fa sport. Steve McQueen che prova un abito su misura, e intanto fuma. Steve che fa il tenerone (cosa che, tra l’altro, gli riesce da Dio), Steve che spara per finta, Steve che guida una moto, Steve che aggiusta un auto. Steve a culo di fuori o con mezza faccia che sporge da un cono d’ombra che staresti mezz’ora lì a guardartelo… Insomma, c’è questa galleria dal nome fantastico, a Parigi, “Galerie de l’Instant“, che ha deciso di celebrare una volta di più il mito di Steve McQueen. Ora, di solito non mi affeziono a questo genere di iniziative tardive e perlopiù postume, tanto più quando dedicate a personaggi che ho sempre considerato troppo distanti da me. Eppure stavolta è stato diverso. Vedendo in anteprima le immagini che faranno parte dell’esposizione, tutto materiale inedito di proprietà della rivista LIFE, mi è parso davvero stavolta ci fosse qualcosa di non detto da scoprire. Almeno dalla mia prospettiva. Cioè dall’angolo ridicolo della storia, e sotto la lente di qualche assurdo preconcetto, dove mi sono sempre accomodato per guardare un certo mondo successo prima di me.